martedì 15 aprile 2014

casa (o quasi).

E insomma, la Parentesi Milanese è ufficialmente finita da un mese esatto.
I miei desideri sono stati esauditi!
Siamo rientrati a Bologna con convivenza temporaneamente sospesa per momentanea assenza di appartamento in comune. Dopo una prospettiva di telelavoro con la stessa azienda di Milano, pare che io abbia trovato lavoro in un'azienda qui in provincia... sarà un massacro di traffico ma sono molto carica, avevo dannatamente bisogno di cambiare aria per tanti motivi.

Mi sento in quella fase molto quando hai capito cosa vuoi fare del resto della tua vita, vorresti che il resto della tua vita arrivasse il prima possibile, se mi si passa la parafrasi. Ho mille pensieri per la testa e in parte sono felice di non riuscire a metterli in ordine, è come se fossi nel mezzo di una sventagliata estiva con mille foglietti sul tavolo davanti a me e solo due mani per tenerli fermi, figuriamoci in ordine... eppure avevo veramente bisogno di aria che mi scompigliasse i capelli e levasse tanta, tanta polvere, e per una volta posso sorridere e passare sopra al fatto che il mio tavolo mentale non è pianificato.

La Parentesi Milanese è stata dura per mille motivi ma anche bella e "formativa". Ho imparato tante cose su di me, e lascio anche amici e luoghi che mi mancheranno... ma da quando sono tornata a Bologna, ho proprio una faccia diversa.
Sarà che sono tornata in mezzo alla mia gente, i miei luoghi, le mie cose. Sarà che ci sono certe cose che si stanno mettendo bene.
Saranno i capelli scompigliati dal vento.



e quando torna in fondo non è un ritorno
casa resta quella, in fondo è solo un ricordo
di un desiderio espresso proprio in quel posto
fissando il cielo una notte a ferragosto
{Doro Gjat, "Ferragosto"}

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